Il catechismo elettronico: Agosto 2000

di Mons. Jacques Gaillot, Vescovo di Partenia

L'esperienza del deserto

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Il gruppo che lavora a questo catechismo vi propone ogni mese due testi. Vi ringraziamo per i vostri suggerimenti allo scopo di migliorarli. Noi vorremmo che questo catechismo sia una costruzione comune.
Non esitate a proporci altri temi.


L'esperienza del deserto

Il deserto è meno un luogo in cui bisognerebbe recarsi che un cammino interiore da prendere. Andare nel deserto è un'esperienza che molta gente fa, senza averla cercata, cristiani e non. Chi non conosce in un certo momento o in un altro della sua vita "la sua traversata del deserto": deserto nella città, nella sua famiglia, all'ospedale…Scoperta della solitudine in cui ci si ritrova bruscamente. Solitudine che permette di scoprire la verità della propria esistenza.
Il deserto non è fatto per restarci. Se ci si resta, si muore. Fare la propria traversata del deserto indica che si tratta di superare una tappa difficile o addirittura pericolosa. Si lascia ciò che si è conosciuto, amato, per passare su di un'altra riva. Se Gesù è spinto nel deserto dallo Spirito, è per prendere un cammino di solitudine che lo faccia scendere nel fondo di lui stesso. E' per Lui l'ora in cui è messo a confronto con le grandi scelte della sua vita. Il popolo ebreo sarà condotto nel deserto per prepararsi all'avventura della conquista della Terra promessa.
Quando siamo nel deserto, i sostegni abituali ci vengono tolti: il lavoro, la salute, la situazione sociale, una persona cara. Ci ritroviamo soli. Tutto si rovescia. Le nostre sicurezze prendono il volo le une dopo le altre, sicurezze che ci permettevano di stare in piedi. In questa situazione imprevista ed improvvisa, vorremmo davvero ritornare indietro, ma è impossibile. Siamo chiamati a fare altre scelte, a condurre altre battaglie, in una parola a reinventare la nostra vita.