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Il battesimo di Axel | Oppositori iraniani | |
Una evacuazione disumana | A quale porta bussare?? | |
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Storia della diocesi di Partenia, Biografia del vescovo Jacques Gaillot | ||
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Nella chiesa di un villaggio della Lorena si affollano circa cento persone provenienti da tutta la Francia ed anche dall'estero. La maggior parte di loro non frequenta la chiesa e molti sono di religione mussulmana. Vicino a me c'è un pastore. Si tratta di gente giovane, felice di ritrovarsi in occasione di una festa; tutti sono presenti con le loro emozioni, i loro desideri, la loro gioia di vivere, le loro debolezze ed i loro dubbi.
Il padre di Axel riceve tutti di cuore e, con parole sue, spiega perché lui e sua moglie hanno voluto battezzare la loro figlia all'età di due anni e mezzo. Le sue parole sono vere : un alito di umanità e di autenticità sfiora le persone. Non c'è né musica, né coro, tuttavia il Vangelo cade su un terreno fertile ed il rituale da un senso alla riunione. Axel è in piedi davanti alla gente; immobile, con
il visetto serio, riceve l'acqua sulla fronte e poi l'unzione
del santo crisma. Tiene tra le mani una candela accesa, ma è
lei stessa ad illuminare tutti i presenti, che non la perdono
di vista. Sono tutti fortemente impressionati; è successo
qualche cosa, che ha toccato i loro cuori! |
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Oppositori iraniani Da vent'anni abitano nella regione parigina, a Auvers-sur-Oise, beneficiando della protezione della gendarmeria francese. Si sono integrati molto in fretta con la popolazione del villaggio: i loro figli frequentano le scuole locali e si sono creati dei rapporti di amicizia con gli abitanti. Improvvisamente un mattino, all'alba, una operazione di polizia di grande portata si è abbattuta su questi oppositori.
Mi chiedono di recarmi ad Auvers per incontrare donne e uomini, che hanno iniziato uno sciopero della fame. Fa un caldo terribile; ascolto queste persone molto deboli. Sono impressionato dai loro visi e dai loro sguardi, è come se mi trovassi a Lourdes in pellegrinaggio e guardassi uno ad uno i visi dei malati. Alla presenza di una piccola folla, recito una preghiera a Dio.
Ai giornalisti, che mi interrogano, rispondo: "hanno conosciuto l'umiliazione e l'affronto, oggi conoscono la vittoria. Ero con loro nel giorno della sofferenza, è normale che io sia qui con loro nel giorno di festa!". |
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Una evacuazione disumana
La polizia li ha trattati con un violenza indicibile: effrazione, uso di gas, percosse ed insulti ! La cassa di solidarietà del collettivo e tutti i documenti ufficiali sono stati confiscati. Le autorità sapevano bene, che in caso di regolarizzazione, questi pochi rimasti se ne sarebbero andati volontariamente.
Ho di fronte a me degli esseri umani estremamente fragili, affaticati da una lotta iniziata nell'agosto del 1999 e, che oggi si vedono minacciati, poiché il loro collettivo è disperso. Non nutrono vendetta ed ancora meno odio. Non cercano la violenza. Più che mai si sentono solidali e determinati affinché il rimanente del collettivo possa essere regolarizzato. Ci riusciranno! |
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Poco prima che il treno entrasse nella stazione di Nancy, un giovane mi si avvicina con una videocassetta tra le mani : " Lo conosce ? ". Guardo la videocassetta che ha per titolo: " La più bella storia d'amore ". Sulla videocassetta si vede Gesù circondato dai suoi discepoli. " Fa un po' Hollywood . ! " mi dice il giovane, ma non ho trovato altro. Sto cercando di conoscere Gesù perché io non ne so niente del Cristianesimo. ".
" Non posseggo un catechismo " mi dice. Prendo, allora, dalla mia borsa "Un catechismo dal gusto di libertà" destinato ad una famiglia, il cui figlio doveva essere battezzato e glielo porgo. Vedendo il suo interesse nel libro, mentre lo sfogliava, gli dico: " Te ne spedirò uno ". E' iniziato un cammino!
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