Actualité
 
A distanza, cosa vorrebbe dire sulla tragedia del popolo haitiano? Si è parlato per lui di maledizione.  
   
seïsem en haïti Non parliamo di maledizione. Il popolo haitiano non deve pagare per tutto. Il sisma sarebbe potuto accadere in altre regioni del mondo. Il popolo haitiano vivrà. Si solleverà.
 
   
Fin dai primi giorni, prima che l’aiuto internazionale si sia messo all’opera, la popolazione ha agito in prima persona. Era sul posto. Grazie alla popolazione povera che ha manifestato immediatamente la sua solidarietà, Port-au Prince ha ripreso vita. Mentre quelli che avevano di che vivere, sono restati a casa loro.
La grande prigione di Port-au Prince si è aperta alle scosse del sisma. A migliaia i prigionieri hanno ripreso la loro libertà. Me ne sono rallegrato.
 
   
survivre Speriamo che in futuro le costruzioni che si faranno in Haiti saranno tutte antisismiche, come in Giappone, e che la creazione di un osservatorio sismologico permetterà di scoprire dei segni precursori di un sisma.
 
   
A Parigi i lavoratori haitiani irregolari hanno scritto al ministro che si occupa dell’immigrazione: «Bisogna regolarizzare tutti gli haitiani irregolari». Questo andrebbe ad onore della Francia.  
   
Il papa Benedetto XVI si è recato alla grande Sinagoga di Roma. E’ una visita che irrita! A causa della possibile beatificazione di Pio XII. Cosa pensare del futuro del dialogo ebraico-cristiano?  
   
Dopo la visita storica di Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma nel 1986, Benedetto XVI continua il cammino. Ma il rilancio della beatificazione di Pio XII mescola le carte. Alcuni rabbini boicottano la visita papale.  
   
Pio XII era certamente ben informato del dramma immenso che si stava verificando per gli Ebrei. Ma è stato in silenzio. Da buon diplomatico, non ha lanciato un grido di collera, non ha invitato alla resistenza, non ha predicato la rivolta delle coscienze. Se il papa avesse lanciato un grido, avrebbe aperto gli occhi di molta gente, cattolici o no, e soprattutto avrebbe salvato decine di migliaia di Ebrei.
Pape Pie XII
 
   
Faccio fatica a capire perché si cerca di beatificare i papi recenti. Per rafforzare il potere dell’istituzione romana? Per sacralizzare ancora di più il papato? Non è un buon segno.  
   
Malgrado questi rischi, il dialogo ebraico-cristiano proseguirà il suo cammino, perché si vive felicemente alla base ed è diventato necessario.  
   
Non passa settimana senza che non si parli di cristiani perseguitati. Conserviamo ancora nella memoria il Natale di sangue dei Copti in Egitto. Come reagisce?  
   
La lista è lunga dei paesi dove i cristiani sono perseguitati. In Malesia, nelle Filippine, in Algeria, in Irak, in India, in Vietnam…è quasi in scala planetaria che la religione cristiana è perseguitata. Prendendo coscienza della condizione precaria delle minoranze cristiane, non possiamo mantenere il silenzio.  
   
Eglise copte In Medio Oriente, in particolare in Palestina, i cristiani poco numerosi, si sentono isolati ed abbandonati. Abbiamo un dovere di solidarietà nei loro confronti. La facilità che hanno alcuni cristiani di radunarsi, nei nostri paesi, non dovrebbe far dimenticare quelli che non hanno questa libertà. Vorrei anche ascoltare dai responsabili musulmani la difesa dei cristiani ingiustamente perseguitati.