Attualità, settembre 2004

   
Tre domande… a Jacques Gaillot
   

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Tre domande… a Jacques Gaillot
 
 
Militanti ostili alle culture transgeniche si sono riuniti nell'Alta Garonne il 25 luglio per falciareun campo di mais geneticamente modificato. Hai già partecipato ad azioni analoghe? Puoi spiegarci la tua implicazione in azioni non violente?
 
Sono stato sollecitato in due riprese per partecipare all'estirpazione di colza e mais transgenici. Operazioni non annunciate, preparate nel più grande segreto. Non eravamo in molti: alcuni cineasti, scrittori, responsabili politici o sindacali….
 
alerte le danger des OGM Si trattava di un'azione simbolica ed abbiamo voluto informare l'opinione pubblica sul danno degli OGM per l'ambiente e la salute e sollecitare un dibattito.
L'azione del 25 luglio è stata preparata alla luce del giorno e tutti erano invitati.
 
 
Alcuni studi difendono gli OGM. Aiutrebbero i paesi in via di sviluppo. Tu, che ne pensi?
 
monopole de semence Io penso esattamente il contrario. Aziende potenti, come quella di Mosanto negli Stati Uniti, cercano di imporre ovunque i loro prodotti ed a conservare il monopolio delle sementi. I paesi in via di sviluppo saranno dipendenti più che mai! 
 
Come spieghi che ci siano così pochi dibattiti sugli OGM e che si debba ricorrere a delle azioni di "disobbedienza civile"?
 
Come per il nucleare, il dibattito è confiscato: le pressioni delle lobbies sono abbastanza forti perché le decisioni dei cittadini scompaiano. Ricorrere alla disobbedienza civile è assumere su di sé il rischio di preferire il bene comune agli interessi privati delle aziende.
(Argomenti raccolti da Olivier Robert)