La Lettera di Jacques Gaillot del 1° Settembre 2003
		Un'estate densa di pericoli

		Un'estate densa di pericoli E' appena trascorsa un'estate eccezionale: un calore canicolare sull'Europa intera, che ha causato migliaia di morti tra gli anziani, incendi, che hanno distrutto migliaia di ettari di foresta, uragani di eccezionale violenza, che hanno distrutto case, campeggi, una siccità senza precedenti, che ha rovinato i raccolti e ucciso animali e pesci.    Questi disordini climatici provocano un concatenamento di cause, che si ripercuotono sull'insieme della natura. Vedendo, in televisione, pompieri allo stremo delle forze, lottare con coraggio contro la violenza delle fiamme, mi dicevo, che siamo ben sprovveduti di fronte alle forze della natura. La lotta è talmente impari! La stessa cosa negli ospedali ed nei luoghi di pronto-soccorso, dove affluivano i malati. Con poco personale e mezzi a disposizione, i medici facevano del loro meglio.     Senza dubbio necessitano maggiori mezzi e più personale oltre che un migliore coordinamento tra i servizi pubblici, tuttavia ne siamo tutti responsabili!   Il surriscaldamento del pianeta, l'esaurimento delle risorse naturali, in particolare dell'acqua potabile, l'inquinamento del sottosuolo, dell'aria e dell'acqua, la scomparsa delle foreste….. ci mostrano quanto fragile sia il nostro piccolo pianeta e quale minaccia gravi su di lui. Siamo in stato di allerta!   Queste catastrofi, che ci provano duramente, hanno, tuttavia, un effetto salutare.Di giorno in giorno, nel modo intiero c'è una maggiore presa di coscienza nei confronti della salvaguardia del pianeta e sono già numerosi i movimenti per la tutela della natura.     C'è una nuova sensibilità per la tutela dell'ambiente del nostro pianeta, che fa appello ad un nostro cambiamento di attitudine: rinunciare a vantaggi propri della vita moderna, sviluppare un'agricoltura biologica, promuovere la solidarietà dei paesi ricchi verso quelli poveri. I politici dovranno tenerne conto un giorno! Quali abitanti della Terra, siamo responsabili dell'avvenire del nostro pianeta, del nostro futuro e di quello delle generazioni, che verranno.