La Lettera di Jacques Gaillot del 1° Settembre 2002

   
Non dimenticare la Cecenia
   

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Non dimenticare la Cecenia
 
peuple Tchétchéne  Il popolo ceceno continua il suo calvario. Da ormai quasi tre anni esso subisce le angherie dell'armata russa nella provincia separatista. 
 
Già ai tempi di Stalin questo popolo aveva conosciuto l'umiliazione e la deportazione. Oggi, 80.000 soldati russi cercano di stroncarlo e di distruggerlo, ma invano. Ogni settimana, dei soldati russi sono uccisi da combattenti separatisti ceceni. Alcune organizzazioni umanitarie denunciano le torture, le violenze, le "pulizie", gli stupri, i taglieggi, in una parola la barbarie praticata dall'armata russa.
 
Fino adesso la Francia aveva tenuto una posizione coraggiosa denunciando questa guerra condotta in Cecenia. Oggi, il Presidente Chirac si è riallineato alle tesi del Presidente Putin. In nome del terrorismo. Le operazioni militari sono una lotta contro i terroristi ceceni. D'ora innanzi non ci saranno più critiche contro la guerra condotta dalla Russia.
 
Questo riallineamento è una vergogna. Come può la Francia, paese dei diritti dell'uomo, sostenere questa scandalosa guerra giustificando i soprusi dell'armata russa in nome della lotta contro il terrorismo?  à Grozny
 
Non dimentichiamo il popolo ceceno nella sua eroica resistenza.