La Lettera di Jacques Gaillot del 1° Aprile 2001

   
La lunga marcia di Marcos
    Archivio 
   
 

PARTENIA

Lettere

Diario

Catechismo elettronico

Rassegna retrospettiva

Archivio

Storia

Edizione speciale

Link

E-mail

 

La lunga marcia di Marcos
 
 une marche de 3000 kilomètres Ha la capacità di suscitare il mio entusiasmo. Dopo sette anni di resistenza nella foresta di Lacandone nel Ciapas, il vice-comandante Marcos, capo dell'armata zapatista di liberazione nazionale, esce dal suo rifugio. 
Inizia una marcia di 3000 chilometri verso Città del Messico, con lo stesso itinerario scelto dal celebre Zapata nel 1914. Lungo tutti questi 3000 chilometri, centinaia di migliaia di persone si uniranno a lui per sostenerlo.

Questa iniziativa geniale ha sorpreso il mondo intero, a cominciare dai politici. Marcos annuncia che il tempo della paura è finito : "Noi rappresentiamo la dignità ribelle, il cuore dimenticato della patria". Questa marcia pacifica viene fatta in nome dei dieci milioni d' Indiani al fine di consentire il riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni, dopo cinque secoli di umiliazione e di oblio. Questa difesa dei diritti delle minoranze indiane è una causa sacra.
 
Marcos non si reca a Città del Messico per conquistare il potere. Il potere non gli interessa ed egli non ha armi se non la parola. Ma che arma temibile!
 
la place
de
Mexico 
la place de Mexico 
 
La celebre piazza di Città del Messico era nera per la moltitudine. Momento storico, indimenticabile. Gli Zapatisti, con la loro sola presenza, facevano di Città del Messico "la capitale del mondo" come si è scritto così propriamente.
 
Poiché la posta in gioco è importante, Marcos ha sempre fatto da tramite tra la situazione dei contadini poveri e la riforma agraria ultra-liberale degli anni '90. E' stato il primo a descrivere la logica della globalizzazione dell'economia liberale, che emargina i poveri del pianeta. La sua battaglia si congiunge a quella degli oppositori della globalizzazione, che fa dell'essere umano una mercanzia.
 
Marcos propone un'alternativa. Apre uno spazio per un altro Messico. Qualche cosa non sarà più come prima.
Jacques Gaillot