Il catechismo elettronico: Settembre 1998di Mons. Jacques Gaillot, Vescovo di Partenia |
Il perdono | La famiglia |
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IL PERDONO
Si ha voglia di dire che coloro che commettono simili azioni non sanno quello che fanno, per riprendere le parole di Gesù ai suoi carnefici che lo crocifiggevano. E Gesù aggiungeva: "Padre, perdona loro". Il perdono è un universo spietato... Si potrebbe considerare questa espressione come un gioco di parole divertente o meglio ancora non vedervi altro che uno sfruttamento beffeggiatore del paradosso dei sentimenti. Eppure la realtà del perdono risiede proprio nel suo carattere intransigente. E' la sua forza e la sua grandezza, anche la sua difficoltà di essere. Il perdono, effettivamente, non può accontentarsi di mezze misure e rifiuta ogni falsa compiacenza.. Il perdono si pratica per contanti, non è autentico che a condizione di non lasciare annidarsi in un angolo della memoria, in un cantuccio del proprio cuore, qualche acre credito di rancore. Il perdono è un blocco schietto e saldo. Di granito. Non lo si taglia a fette più sottili o più spesse a seconda che il pezzo sia più tenero o più coriaceo. Si perdona senza riserve, mettendo al bando ogni ritegno e ogni sfumatura. Il cammino è tanto più difficile da imboccare in quanto esclude l'amnesia. Perché il perdono non è l'oblio. Innanzitutto perché lo è di offese che non si può cancellare dalla memoria; inoltre perché lo è di errori tanto gravi che è necessario ricordarli per evitare che si ripetano.
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LA FAMIGLIA
(1) Frangois de Singly, Sociologie de la famille contemporaine, Nathan 1993 |
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