COSA DELLA VITA
E' fissato un incontro sulla terrazza di un caffè per un arrivederci al padre di Murad, che ritorna in Algeria. Questo pensionato è pieno di dignità. Egli traspira bontà. Un saggio che io stimo molto. E' venuto in Francia per suo figlio, che si è sposato e per conoscere la sua nipotina.
Per rispetto verso suo padre Murad non fuma. Non prende neppure bevande alcoliche in sua presenza. "Murad, gli dice il padre, devo farti un rimprovero prima di partire. Tu trascuri tua figlia. Non passi abbastanza tempo con lei. Tua figlia conosce più me che te." Murad ascolta con rispetto. Non si difende, ma sa che io sono testimonio di questo rimprovero. E' arrivato il momento di lasciarsi. Il padre mi abbraccia: "Ogni giorno io prego Dio per voi, pregate anche voi Dio per me".
Una coppia si prepara a festeggiare i suoi 70 anni di matrimonio. Ciò che mi stupisce non è la performance della durata, ma il fatto che essi continuano ad essere inamorati, preveggenti l'uno nei confronti dell'altro.
L'amore non conosce la routine. E' sempre nuovo. Penso a questa riflessione di Soljenitsin: "Il lungo amore fa di un uomo e di una donna degli esseri di benedizione". Questa coppia è cristiana con una fede profonda. La donna mi confida: "Abbiamo figli divorziati, nipoti che non sono battezzati. Per noi è duro. Ma abbiamo dovuto cambiare, diventare tolleranti. Se non fossimo cambiati, i nostri figli non sarebbero più venuti da noi".