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Al monastero di san Geraldo
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Questa regione del Vorarlberg in Austria mi incanta per le
sue montagne e le sue foreste. I villaggi respirano l'armonia
della natura. Il monastero attira molta gente per la bellezza
dei luoghi, ma anche e soprattutto per la pace che ne scaturisce.
Il responsabile, un monaco benedettino, vestito del suo saio
nero, è sempre presente per accogliere ognuno ed ognuna,
come se non avesse nient'altro da fare. |
Ho la sorpresa di trovare arrivando un gruppo di tedeschi
della regione di Colonia, venuti con il loro amato parroco. Sono
cristiani in libertà. Per me sono cari amici. Partecipano
alla conferenza che tengo sul futuro del Cristianesimo. |
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- Ma il futuro non è proprio che ci siano, come loro,
alcune comunità adulte che siano fermenti di umanità,
testimoni del Vangelo liberato e liberatore, sapendo che la lotta
condotta contro l'ingiustizia ha bisogno di conservare la solidarietà
ecclesiale?
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La Chiesa è piena per la celebrazione dell'Eucaristia.
È la festa dei raccolti. I bambini vengono a depositare
sui gradini dell'altare i loro panieri pieni dei frutti della
terra e del lavoro degli uomini. Un grande momento per i bambini! |
Il Vangelo del giorno parla di un esorcista, estraneo al gruppo
dei discepoli, che guarisce un posseduto nel nome di Gesù.
I discepoli reagiscono male. Non è una concorrenza sleale?
Gesù invita all'apertura ed alla fiducia. L'essenziale
non è appartenere ad un gruppo ma guarire un posseduto,
vittima dell'angoscia e dell'alienazione.
Dio non è presente in tutto ciò che libera l'essere
umano per restituirlo a se stesso?
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All'ospedale
Aspettiamo l'arrivo delle ambulanze. Nello spogliatoio
della palestra, stesi su alcuni materassi, gli immigrati che
fanno lo sciopero della fame hanno accettato di essere ospedalizzati
e di alimentarsi di nuovo. Al 45° giorno della loro lotta
è un sollievo per tutti, perché erano determinati
ad andare fino in fondo. Le loro rivendicazioni: la regolarizzazione
degli immigrati, il trovare nuovi alloggi per le famiglie ed
il rispetto della scolarizzazione dei bambini. Queste garanzie
sono state date.
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Quelli che hanno fatto lo sciopero della fame escono l'uno
dopo l'altro su una barella tra gli applausi della folla ed i
crepitii dei flash. Salgo su un'ambulanza: uno di loro vuole
che io sia al suo fianco e non la sua compagna. Senza dubbio
per sicurezza. Ha sempre paura di essere arrestato dalla polizia. |
Arrivati all'ospedale, l'accoglienza è calorosa.
Il primario del reparto ci aspetta con tutta la sua équipe.
Le camere hanno tutti i conforts necessari. Gli esami e le cure
possono cominciare.
Alcuni giorni più tardi, si svolge una conferenza stampa
in una grande sala dell'ospedale. I nostri convalescenti arrivano
su sedie a rotelle. Cosa dicono davanti alle telecamere? Dei
grazie che distribuiscono generosamente a tutti. Degli auguri
di poter vivere infine come tutti. In pace. Si gira una pagina.
Sono al fianco di Josiane Balasco, attrice. Col susseguirsi
dei giorni siamo diventati amici. "Andiamo a prenderci un
caffè, mi dice, ci farà bene". |
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Gli appuntamenti della
storia
A Blois (170 km da Parigi) si svolge un festival, "Gli
appuntamenti della storia", che comprende, per il tempo
di un lungo fine settimana, un insieme di manifestazioni: salone
del libro, dibattiti, conferenze, rassegna cinematografica, esposizioni
di fotografie
Partecipo ad una tavola rotonda in un anfiteatro
pieno zeppo sul tema "Bisogna nutrire i poveri?".
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Questo problema è sempre attuale. Sopraggiunge il giorno
in cui il Nobel per la pace è stato attribuito ad un bengalese,
Mohammad Yunus, il banchiere dei poveri, per la sua lotta contro
la miseria. |
Quest'uomo ha saputo rendere dei poveri responsabili ed
protagonisti del loro lavoro. Non si è contentato
di aiutarli. Quando diamo la mano ai poveri perché escano
dalla povertà, facciamo venire la pace.
Assistere i poveri è alimentare la loro situazione di
esclusione. C'è una pratica del dono che mette l'altro
nella dipendenza e nella disuguaglianza.
È la pratica della condivisione che mantiene l'uguaglianza.
I poveri non devono essere semplicemente dei beneficiari, ma
anche collaboratori.
Da questo nasce la necessità di rispettare il diritto.
La carità deve accompagnarsi con la verità. |
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Ma "l'uomo non vive di solo pane". Molti
dei partecipanti chiedono il diritto d'accesso dei poveri alla
cultura. |