Teologia della liberazione
A Berna il movimento dei cristiano-sociali
si è riunito per riflettere sulla teologia della liberazione,
il cui punto di partenza è il mondo dei poveri e degli
oppressi. Sono loro che sono protagonisti della loro liberazione.
In che modo ciò che è avvenuto in America latina
ed in altri paesi può illuminare il nostro agire?
Mi trovavo davanti un uditorio straordinario.
Queste donne e questi uomini sono impegnati da anni accanto ai
più abbandonati: disoccupati, aids, droga, immigrati clandestini
Rischiano per aiutare coloro che sono in pericolo. Protestanti
e cattolici lavorano mano nella mano avendo come unica preoccupazione
quella di agire a fianco degli esclusi.
Ascoltavo con ammirazione queste testimonianze. Non ci si contentava
di discorsi, si parlava di lotte condotte insieme. Queste donne
e questi uomini erano visibilmente messi in discussione dal Vangelo.
C'era nell'assemblea un pastore della
Chiesa Riformata che ha dato, anche lui, una bella testimonianza.
Nei confronti di leggi sempre più dure, non ha avuto paura
di agire.
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Mi ricordo con riconoscenza della sua
accoglienza a Berna alcuni anni fa. Era la festa della Riforma.
Mi aveva invitato a predicare, poi a celebrare con lui. Nel tempio
avevano trovato rifugio alcuni immigrati clandestini. Questo
pastore ha avuto il coraggio di accoglierli e di difenderli. |
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