Diario di viaggio di Jacques Gaillot
del Giugno 2003 
  Serata del ricordo a Ginevra  Incontro di giovani in Germania
  Lotta dei Curdi a Grenoble  Toussaint Louverture
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Serata del ricordo a Ginevra

Iran Nel 1990 Kazem Radjavi è stato assassinato presso Ginevra, nella campagna Valdese. Un commando di tredici terroristi tagliò la strada alla sua auto e gli sparò raffiche di mitra, uccidendolo.  

Si trattava ancora una volta di funzionari dei servizi segreti iraniani, avendo il governo islamico avviato una strategia di eliminazione sistematica dei suoi oppositori residenti all'estero. Tredici anni dopo questo crimine, il fascicolo è ancora in corso di istruttoria.

Valerian Kazem Radjavi era un grande personaggio dell'opposizione al regime dei mollah. Appassionato per le sorti del suo paese, mostrava di essere un risoluto difensore dei diritti umani.  

Si è voluto far tacere una voce importante, ma alcuni uomini e donne hanno sollevato la testa e lo hanno sostituito insieme a suo figlio Stefano, il quale teneva molto alla mia presenza a questa serata del ricordo. Nel salone di un Hotel di Ginevra, degli iraniani si erano fatti attorno numerosi alla famiglia, come pure delle personalità della città. Invitato a prendere la parola verso la fine, ho sentito il bisogno di parlare di speranza; della speranza cristiana che sentivo dentro di me in quel periodo di Pasqua. Non ci si può fermare solamente al ricordo di chi ci ha lasciato. Per me la morte non può avere l'ultima parola; la vita non è distrutta, èa solo trasformata. Noi siamo chiamati ad essere dei viventi perché Dio è il Signore della Vita! La gente ascoltava con attenzione; li ho invitati a rallegrarsi perché la Vita non la si può fermare!

     

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Incontro di giovani in Germania

lycée à Kerpen In un liceo nei pressi di Colonia, trecento giovani si sono riuniti nell'aula predisposta con molto gusto. Grazie alla loro abitudine ai media, volevano, a loro volta, realizzare una videoregistrazione dell'incontro. 

Le domande, già precedentemente preparate, mi sono state lette. Sono stato fortemente colpito dalla qualità dell'ascolto. I visi attenti, manifestavano un vero interesse poiché i giovani sono sensibili alle parole di libertà, che danno senso alla loro vita e all'importanza delle responsabilità personali. Il mio intervento non aveva altro scopo se non rischiare delle coscienze libere, in vista di scelte personali.

Questi giovani sanno bene, che le istituzioni non possono inquadrare le loro coscienze e che non vengono concessi prestiti. écouter à la parole de liberté

Sarebbe molto più semplice e più facile per loro se si dicesse loro ciò devono o non devono fare, credere o non credere ! Ma rimettersi agli altri sarebbe come una resa da parte loro, un disconoscimento di ciò che sono chiamati a diventare : degli esseri liberi e responsabili, in grado di dare un senso alla loro vita ! E' un'avventura difficile, è vero, ma incredibilmente appassionante!

   

 

     
   

Lotta dei Curdi a Grenoble

grève de la faim Trentatré curdi, che facevano lo sciopero della fame da trenta giorni, mi hanno invitato a Grenoble perché la situazione era diventata difficile.  

Come sempre a Grenoble la lotta è compatta: associazioni, movimenti, partiti politici di sinistra si ritrovavano gomito a gomito.

Vengo ricevuto alla stazione e condotto nel luogo in cui si trovano i curdi : Fuori c'è un mucchio di gente e dentro è difficile aprirsi un passaggio. Una donna mi porge un grazioso mazzo di fiori. Anche i media sono presenti. Saluto ciascuno dei curdi sdraiati su materassi. Sono della regione di Diyarbakir, in cui mi sono recato già due volte. Mi rivolgo a loro come a dei fratelli e li sollecito ad aver fiducia. " E' vero, la lotta è dura ma c'è talmente tanta solidarietà nei vostri confronti, che si troverà sicuramente una soluzione. Vedrete, un giorno verrete messi in regola, così potrete festeggiare e spero che mi inviterete! I curdi sorridono ed applaudono.

Una delegazione viene ricevuta in Prefettura dal Segretario generale. si crea una situazione di blocco; i delegati chiedono un ulteriore incontro alla presenza del Prefetto in persona. Lo loro richiesta verrà accettata e trovata una soluzione.

I curdi accettano di interrompere lo sciopero della fame. Si farà una festa probabilmente in giugno e mi comunicheranno la data esatta!   la lutte est rude

   

 

     
   

Toussaint Louverture

Prima di essere stato ad Haiti, non conoscevo la storia di questo uomo. Immediatamente sono stato fortemente impressionato da colui che, giustamente, rappresenta l'orgoglio degli abitanti e che fu il fondatore della Repubblica di Haiti.

Toussaint Louverture Invitato ad un spettacolo dato in omaggio di Toussaint Louverture, in occasione del bicentenario della sua morte ( 1803-2003), ho fatto di tutto per non mancare. Nato e cresciuto schiavo in una piantagione di proprietà di un conte, Toussaint capeggia la sola rivolta di schiavi vittoriosa della storia della umanità. 

Partecipa alla grande insurrezione del 1791. Abolita la schiavitù nel 1794 dalla Convenzione, viene nominato generale di brigata dalla repubblica francese. Caccia gli spagnoli e poi gli inglesi da Santo Domingo. Nel 1801, a 58 anni, è governatore generale di Santo Domingo e comanda un'armata di 25.000 uomini. La sua gloria è al culmine !

Ma nel 1802, Napoleone Bonaparte decide di ripristinare la schiavitù nelle colonie. Non ci poteva essere notizia peggiore per lui! Una volta gustata la libertà, come è possibile pensare di ritornare schiavi? La rivolta esplode immediatamente nelle isole. Meglio morire che essere di nuovo sottomessi! Napoleone invia una grossa spedizione militare. La resistenza è eroica e le perdite terribili.

Toussaint Louverture viene arrestato per tradimento, deportato in Francia , gettato in prigione nel Giura, dove muore di fame, di freddo e di tubercolosi. Non aveva ancora 60 anni. E' e sarà ricordato come il " martire vittorioso "