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- Manifestatione contro
la guerra
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Sono intervenuto ad un forum nei Paesi Baschi, a Vitoria,
e senza esitare ho seguito i partecipanti al forum, che si recavano
alla manifestazione. |
La piazza centrale della città era piena di gente,
fra cui moltissimi giovani. Come è bella una città
vestita a festa per "rifiutare la guerra". Nello stesso
istante, in tutte le altre città spagnole si tenevano
altrettante manifestazioni e non solo in Spagna ma un po' ovunque
nel mondo. Una cosa mai vista! E' come un sussulto dell'umanità
in ciò che essa ha di meglio. Questa globalizzazione della
pace è un segno dei tempi, che mi riempie di speranza.
Gli organizzatori mi avevano chiesto di marciare in testa
al corteo, sostenendo un grande striscione insieme ad alcuni
responsabili. |
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Abbiamo marciato per circa un'ora e mezza poi siamo ritornati
nella piazza dove alcuni giovani hanno preso la parola. Ascoltandoli
parlare con convinzione e determinazione mi sono detto: "
E' proprio vero, i giovani e la pace marciano insieme! ". |
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Comunicare è vivere
Di volta in volta mi ritrovo con auditori diversi. Dapprima
con dei Fiamminghi. Non so più quale sia il tema della
serata né le domande del dibattito.
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Ma c'era feeling, tuttavia la necessità della traduzione
restava un ostacolo. Ma non era quello l'aspetto essenziale. |
Dopo, eccomi con degli Svizzeri a Losanna. Mi trovavo con
logge massoniche, di cui, a parte colui che mi aveva invitato,
non conoscevo nessuno. Anche lì ci fu una buona intesa.
Come è possibile che la parola possa circolare ed
essere recepita? Nulla è certo a priori ! Ma se una parola
esce dal cuore ed entra in altri cuori, allora la comunicazione
è riuscita. Ed è esattamente ciò che è
successo. Per la maggior gioia comune. Comunicare è vivere. |
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Una lotta rischiosa
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I clandestini di Lione, che fanno lo sciopero della fame da
54 giorni, mi avevano chiesto insistentemente di venirli a trovare. |
Akim mi accoglie con gioia alla stazione di Lione e mi
conduce nel locale in cui si trovano, sdraiati su dei materassi,
dieci persone, tra cui due donne, cosa molto rara. Un
undicesimo è all'ospedale. Mi sento in famiglia e passo
da ciascuno di loro, fermandomi ad ascoltarli. Sono felici che
io sia venuto lì, apposta per loro.
Mohammed mi conduce all'Hôtel-Dieu affinché
io incontri Rachid. Lo trovo molto debole e smagrito. Ha una
flebo. Rachid ha la forza di sorridere, mi abbraccia, gli tengo
la mano; " Andrò fino in fondo, mi dice, ma spero
che tutto sia presto regolarizzato ". Di ritorno al locale
trovo la TV. Io prendo le parti dei clandestini reclamando la
loro regolarizzazione. La loro lotta rischiosa è stata
appagata. Sono stati tutti regolarizzati ed ora si apprestano
a festeggiare. |
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Un volo charter di espulsione
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Il primo in 17 anni. Il 3 marzo scorso, 54 senegalesi e della
Costa d'Avorio, accompagnati da 89 poliziotti francesi e da 4
funzionari tedeschi sono partiti dall' aeroporto di Roissy con
un volo Euralair-Horizons. |
Gli africani erano ammanettati ai sedili, spesso insultati
durante il viaggio e sottoposti ad iniezioni di anestetico La
convenzione europea dei diritti dell'uomo stipula che le espulsioni
collettive di stranieri sono proibite in quanto ricordano gli
atti di deportazione. L'associazione " Droits Devant "
ha occupato l'agenzia di viaggi FRAM, che lavora molto con la
compagnia Euralair-Horizons. Sul charter appariva il logo "
FRAM ". Tutti hanno potuto vederlo in televisione. Noi abbiamo
subito chiesto un incontro con il direttore.
Gli ricordiamo che la FRAM ha sottoscritto la " Carta
di Viaggio", sotto l'egida del Ministero del Turismo, su
cui si legge che il vettore s'impegna a noleggiare soltanto compagnie
aeree che rispettino le convenzioni europee ed internazionali. |
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Perché, dunque, la FRAM non rispetta o non fa rispettare
le convenzioni vigenti ? La discussione è infervorata
ma l'intervento ha fatto centro! |
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