Diario di viaggio di Jacques Gaillot
del 1° Novembre 2001 
  Corteo par la pace  Istituto del mondo arabo 
  A Joliette (Québec) Briciole di un giorno 
  17 Ottobre 1961   
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Corteo per la pace

In Place de la République a Parigi ci ritroviamo numerosi in una bella serata d'autunno. Occasione di molteplici incontri con militanti ed altri che vedo solo là. La distribuzione di volantini è così copiosa che mi ci vorrebbe un sacco per contenerli tutti. In mezzo alle varie bandiere che si agitano, io cerco quelle del Movimento per la Pace. Facendo parte di questo Movimento da tanto tempo, sarà con questo che sfilerò fino a Place de la Nation. Circondato da donne, tengo insieme a loro lo striscione che reca scritto: " NO alla guerra, SI alla pace ".

marche pour la paix 

Giovani fotografi marciano a ritroso, spinti dalla folla, mentre prendono delle foto. Dei giornalisti fanno le solite domande : "perché siete presenti a questa manifestazione? Se non si fa la guerra che altro si può fare?" La televisione algerina, quanto a lei, s'inquieta : " da noi il terrorismo esiste da un sacco di tempo senza che nessuno abbia mai detto nulla ".

Poco lontano da noi, nel corteo, è il gruppo di donne algerine a dare la risposta. Da tempo e con una determinazione esemplare, queste donne non cessano di denunciare il terrorismo che devasta il loro paese. Ma chi le ascolta?

     

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Institut du monde arabe  Istituto del mondo arabo 

Il fim girato in Palestina nel corso del viaggio di due delegazioni francesi viene proiettato in prima visione all'Istituto del Mondo Arabo. L'affluenza è tale che bisognerà prevedere due serate poiché c'è moltissima gente nel grande anfiteatro ed altrettanta fuori.

E' una grande gioia per me ritrovare questi compagni di strada che hanno fatto parte della spedizione nei Territori occupati ! Abbiamo vissuto insieme tanti momenti forti e difficili !

  La proiezione del film è sottolineata da applausi. L'auditorio partecipa alla sofferenza ed alla rivolta del popolo palestinese. 

Si ha ragione a dire che un immagine vale mille parole! Ciò che si vede ha più importanza di ciò che si può dire. Meglio un film che una conferenza a meno che non siano i due abbinati! Ho udito con emozione il grido di collera di un giovane palestinese che vive in un campo: " da quando sono nato la mia vita è una prigione. Mi hanno rubato la vita e l' avvenire. Mi impediscono di vivere la mia vita! ".

(images Institut du monde arabe:) Link Homepage: Institut du monde arabe

   

 

     
   

A Joliette (Québec)  Québec City

Ho avuto la gioia di recarmi a Québec con due persone dell'associazione Partenia di Parigi per partecipare ad un forum sul volontariato. Il pubblico è motivato. Mi chiedevo quale potesse essere il contenuto del mio intervento, ben sapendo che tanti punti di vista venivano affrontati sull'evoluzione ed il senso del volontariato oggi. Dopo aver ascoltato le esposizioni ed i dibattiti, mi è venuta l'idea di parlare delle persone che si dedicano al volontariato. Come sono diventate queste persone dopo anni al servizio di coloro che la vita ha ferito?

à Joliette 

Siamo sempre attenti a ciò che noi facciamo per gli altri, ma molto meno a ciò che riceviamo da loro. Noi diamo molto a loro, ma loro che cosa ci insegnano? E' lo shock di ritorno. Nel corso degli anni, siamo diventi più umani, più liberi interiormente con un cuore pieno di compassione? E se noi veramente siamo discepoli di Gesù, come è cambiato il nostro modo di credere, di pregare e di comprendere il Vangelo?

Dopo il mio intervento e qualche predica nelle chiese, mi sono lasciato prendere da amici di "Evangelizzazione 2000", che mi hanno portato a Montreal per stare insieme a loro ma anche per lavorare assieme.

   

 

     
   
Briciole di un giorno
 
métro station  Leggevo il mio giornale sul metro quando un uomo con un berretto si sedette nell'unico posto libero, proprio di fronte a me. Subito si rivolse a me dicendo a voce alta: "La riconosco monsignore. Sono contento di incontrarLa". 
 
Tutti nella carrozza ascoltavano attentamente. " Sono disoccupato, disse. Ho 38 anni; ho lavorato per 15 anni. Ora dicono che sono troppo vecchio per trovare lavoro. Percepisco 2500 franchi al mese. Fortunatamente posso alloggiare presso mio padre. Gli do 1000 franchi. Non mi rimane gran che per vivere."

Arrivato alla stazione ho fatto la coda per prendere il biglietto. Ho notato una coppia con il loro bébé. Li sentivo molto felici. Chissà se andavano da amici o da famigliari? Dopo aver preso i loro biglietti, la mamma venne verso di me e, prendendo il bébé tra le braccia, me lo tese dicendo: "potete benedirla?": Il papà guardava in silenzio ed anche gli altri viaggiatori. Ho chiesto il nome della bimba.
 
"Alessandra". Ho tracciato lentamente il segno della croce sulla fronte di Alessandra. L' ho benedetta assieme ai suoi genitori.  Alexandra
   

     
   

17 Ottobre 1961

manifestation alégeriens 

Quarant'anni fa si consumò un dramma in piena Parigi. Decine di migliaia di lavoratori algerini e le loro famiglie manifestarono pacificamente contro il copri-fuoco razzista che era stato imposto loro. Quel giorno circa 200 manifestanti furono uccisi dalla Polizia agli ordini dei superiori.

17 octobre 1961 à Paris  Molti furono gettati nella Senna e vi morirono annegati. 

Oggi ci si ricorda. Gli archivi cominciano ad aprirsi, alcuni testimoni parlano ed hanno luogo manifestazioni. Ho appena visto un documentario molto bello su questa rappresaglia incredibile: "Il silenzio del fiume". Spero che un giorno, nei nostri manuali di Storia di Francia, si leggerà quel che è successo il 17 ottobre 1961 !